Arte giapponese

Dopo l’ennesima partita, uno dei controller del mio amato Nintendo, rigorosamente primissima versione, iniziò a comportarsi in modo anomalo. La cosa più fastidiosa di tutte è che premendo i tasti direzionali eseguiva il comando relativo alla pressione del tasto “start” che in quasi tutti i giochi vuol dire “pausa”.

joypad-nintendo

Visto che il problema non era che alcuni comandi non funzionavano bensì che il controller eseguiva dei comandi in più, speravo intensamente che non si fosse rotta nessuna parte meccanica e potesse essere un contatto da sistemare. Non sapevo a dire il vero neanche cosa aspettarmi all’interno di quella scatolina di plastica che era con me da così tanto tempo, ma che non avevo mai smontato.

Con grande sorpresa al suo interno trovai un’opera d’arte. La schedina, i tasti, il cavo e i suoi cinque contatti. Non i contatti minuscoli che ci si aspetta di trovare. Cinque bellissimi cavi ben separati tra loro e di diverso colore. Addirittura, vicino ai contatti c’era impresso il colore del cavo da collegare. Fu semplice rifare le saldature.

Assemblato nuovamente il tutto, con grande gioia è tornato a funzionare perfettamente.